Domini e Covid: spunti di riflessione con Simone Ferracuti e Gilberto Rivelli

E’ innegabile che insieme alle tragedie e sconvolgimenti socio-economici portati dalla recente pandemia a livello globale, il settore dell’online sia risultato uno dei maggiormente sollecitati nel periodo in cui, per la prima volta nella storia del mondo moderno, milioni di cittadini ed aziende si sono trovati obbligati ad eseguire molte delle proprie azioni quotidiane online piuttosto che offline: dalla spesa allo smartworking, dalle prescrizioni mediche alle lezioni online, tutti volenti o nolenti hanno dovuto affrontare questa realtà.
Nei giorni scorsi, abbiamo cercato di fare il punto della situazione del nostro settore intervistando due tra i piu’ autorevoli operatori del mondo internet e domini italiano: Simone Ferracuti CEO di Nidoma.com e Gilberto Rivelli titolare di Publinord.com e VIP Videoitaliaproductions.com, aziende ben note agli attenti lettori dei nostri report vendite nonche’ pietre “miliari” del mondo domaining italiano.

Innanzitutto ciao e come stai/state?
Simone: Tutto bene grazie. Qui in Germania abbiamo vissuto con apprensione l’evolversi della situazione italiana ma fortunatamente il virus sembra non averci colpito con la terribile aggressività registrata nel nord Italia.

Gilberto: Bene grazie. Abbiamo rispettato con accuratezza le disposizioni che man mano venivano emanate chiudendo gli uffici ma continuando comunque ad essere operativi in smartworking.

Partendo dall’ultimo report Dnnews relativo al primo trimestre 2020, sembrerebbe che la crisi COVID abbia inciso relativamente poco sul volume di transazioni. E’ stato cosi’ anche per voi oppure avete rilevato un calo della richiesta domini in queste settimane critiche?
Simone: Diciamo che non e’ mai semplice dare un riferimento temporale esatto ad un deal. Ad esempio transazioni chiuse oggi potrebbero essere solo l’ultimo passo di trattative durate mesi. Quello che posso dire è che gennaio che di solito e’ un mese molto calmo in quanto la maggior parte degli acquisti viene concentrata per ragioni fiscali verso fine anno, quest’anno e’ stato insolitamente vivace rispetto agli altri anni. A marzo il lockdown pressoche’ completo ha portato una sensibile diminuzione dell’attivita’ operativa dovuta al fatto che la quasi totalità delle aziende era chiusa. Pero’ gia’ nello scorso mese di aprile abbiamo avuto segnali di una forte ripresa sia nella richiesta di domini sia nell’attivita’ di brokering, rilevando con piacere una maggior flessibilità nei budget definiti dagli acquirenti, per cui siamo nel complesso soddisfatti di questi primi mesi dell’anno. Per dare qualche numero concreto, a marzo il numero di nuovi ordini di brokeraggio è crollato del 55% rispetto alla nostra media degli ultimi 12 mesi, mentre ad aprile abbiamo avuto un numero di ordini del 20% superiore alla media. Inoltre, segnalo che anche il Registro italiano ha avuto un picco di nuove registrazioni nel mese di aprile, superando le 66.000 nuove unità con una crescita di oltre il 40% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente! Il che e’ di buon auspicio.

Gilberto: Non posso che confermare l’andamento positivo anche per le nostre realtà. Le richieste di domini, grazie anche al fatto di poter offrire una buona copertura di parecchi settori emersi con la nuova situazione, si sono susseguite con frequenza ampiamente superiore alla media. Ho rilevato inoltre un incremento non solo numerico delle richieste ma anche della qualità degli interlocutori, che spesso erano imprenditori in prima persona che per cause di forza maggiore hanno avuto tempo ed attenzione necessaria per considerare o rivalutare l’importanza della presenza online sia in questi momenti contingenti sia per l’evoluzione futura dei vari mercati. Ben sappiamo quanto incida positivamente sul tasso di conclusione delle trattative il poter discutere direttamente con i decision makers piuttosto che con loro delegati o agenzie.

Durante questi ultimi due mesi (marzo-aprile) avete notato chieste specifiche di domini “virus-related” nel senso riconducibili a settori “sollecitati” da questa imprevista situazione?
Simone: Si, oltre a settori abbastanza ovvi come quello dello shopping online o dei servizi recapito a domicilio, ci sembra che aumenti la richiesta verso domini molto specifici relativi ad esempio ad un singolo prodotto meccanico o lavorazione che raramente in passato furono oggetto di attenzione tant’è che erano spesso candidati ad essere lasciati scadere da parte dei vari domainers. Chiaramente si parla di domini offerti a prezzi ragionevoli ed acquisiti da aziende che vogliono recuperare quote di mercato o conquistarne nuove in specifiche nicchie. Ci sembra anche che la combinazione professione + città stia tornando di tendenza, anche qui con la precisazione che i settori a cui interessano questi domini non muovono volumi tali da giustificare acquisti per cifre elevate.

Gilberto: Ovviamente, come penso per tutti, le richieste piu’ numerose si sono concentrate sui settori maggiormente sollecitati durante il periodo critico, ovvero quelli di food, consegne a domicilio, corrieri e strumenti di prevenzione. E’ la reazione immediata al fronte di un’utenza finale che in massa ha richiesto servizi prima quasi del tutto ignorati, come il recapito spesa a domicilio ad esempio, da parte di imprenditori ed operatori commerciali trovatisi a dover gestire un mercato completamente cambiato e nuovo e dal quale trarre giovamento immediato e futuro per le proprie attività grazie alla peculiarità della rete in grado di offrire loro nuove e grandi opportunità di visibilità e comunicazione.

Oltre ad influire sulle nostre vite e rapporti sociali, ritenete che la nuova realtà post-virus avrà delle ripercussioni sulle attività online e di conseguenza anche sul mondo dei domini?
Simone: Assolutamente si’, ci sara’ sicuramente quella corsa alla digitalizzazione di cui tanto si e’ “solo” parlato negli anni scorsi con una serie di servizi che finalmente diverranno di esclusiva fruizione digitale, con preponderanza di quelli su smartphone. Nel mio ultimo viaggio in oriente rimasi sorpreso come anche alcune semplicissime operazioni come ingressi in locali/musei/gallerie, pagamento mezzi pubblici o negozi, avvenissero quasi esclusivamente tramite cellulare. Ho letto che le emergenze sanitarie passate sofferte in quelle aree del mondo (es. Sars del 2003) abbiano comportato una decisiva accelerazione di tale passaggio ed ora credo che anche nel mondo occidentale seguirà un’evoluzione simile. Questo comporterà una maggiore importanza delle attività online rispetto a quelle offline, con conseguente ricaduta positiva anche sul mondo dei domini.

Gilberto: Sicuramente, non può esserci alcun dubbio che questa pandemia segna uno spartiacque rilevante anche per l’online. Il vissuto dell’utente finale è e sarà di notevole impulso alla digitalizzazione generale. Si pensi alle centinaia di migliaia di persone e famiglie che per la prima volta, vincendo ogni remora e riluttanza del passato, hanno dovuto fare acquisti online apprezzando il servizio e che quindi tenderanno a far entrare tali azioni con frequenza maggiore nei loro processi di acquisto come prima di loro hanno già fatto milioni di utenti. Oltre a questo input/fattore di accelerazione ci sarà anche il fronte di imprenditori che durante questo periodo avranno compreso perfettamente la capacità e potenzialità della rete sia sotto l’aspetto prettamente commerciale sia per la visibilità ottenibile per le proprie aziende e la comunicazione al relativo target. Questo mix di azioni sono abbastanza sicuro si ripercuoterà positivamente anche al mercato secondario dei domini ed i segnali ricevuti in questo periodo supportano le mie previsioni ottimistiche.

Quali secondo voi potrebbero essere i settori più favoriti dall’evoluzione dell’economia che dovremo affrontare?
Simone: Sicuramente aumenterà la vendita di servizi e prodotti online: le persone hanno scoperto, per necessità, che tanti acquisti di beni e servizi che per abitudine facevano “offline” possono essere fatti molto più comodamente online. Credo inoltre che sull’impulso di questa esperienza nasceranno una nuova serie di servizi innovativi di cui e’ difficile prevedere l’ampiezza. Certo molto se non tutto dipenderà anche dall’evolversi della situazione economica mondiale e nazionale. I buoni propositi per una decisa ripresa non mancano, ma l’incognita di una grande crisi generalizzata non si potrà escludere finchè non si troveranno soluzioni sovranazionali di sostenimento reciproco per la ripartenza.

Gilberto: Oltre alla serie di settori già menzionati in precedenza in quanto balzati alla ribalta in questo periodo per cause di forza maggiore, basti pensare a tutta quella serie di beni e servizi che saranno a breve richiesti dalle famiglie in sostituzione di altri non ancora fruibili per le restrizioni o anche solo rimandati a tempi migliori. Sui due piedi mi vien da pensare a quanti pur amando uscire a cena non frequenteranno per mesi i ristoranti per paura del virus e preferendo ad esempio la consegna di pasti completi o addirittura uno chef personale a domicilio. Ipotizzando che molte famiglie rinunceranno alle vacanze quest’anno sicuramente ci sarà un boom di richieste per mobili da giardino, piscine per casa, barbecue ed ogni attrezzatura o gioco all’aria aperta. Non dimentichiamoci che buona parte della classe media in questo periodo e’ stata costretta a limitare le spese e quindi si troverà in tasca un surplus di denaro inatteso che spenderanno  in nuovi beni e servizi.

La vostra azienda ha in programma qualcosa di particolare nel breve-medio periodo per fronteggiare al meglio la nuova realtà?
Simone: Siamo stati molto impegnati negli ultimi mesi con il rilancio del premium program dei domini .cloud, il cui registry appartiene al gruppo di cui facciamo parte, Aruba. Il nuovo programma è stato lanciato il 6 maggio con risultati, per quanto iniziali, molto incoraggianti e con feedback dai partner molto positivi: speriamo di proseguire su questa buona strada. Anche per Nidoma, per cui seguiamo da tempo un lavoro di profondo refactoring che si avvia a compimento, abbiamo in previsione un potenziamento e miglioramento dei servizi oltre a qualche novità interessante per i domainers che non mancheremo di svelare non appena sarà disponibile.

Gilberto: Sinceramente la situazione sanitaria non e’ ancora chiara in quanto al momento stiamo godendo dei risultati e numeri positivi grazie ai grandi sacrifici dei mesi di lockdown. Ci sara’ quindi da attendere cosa avverrà nelle settimane successive alla riapertura generalizzata per vedere se quella vinta sia stata la guerra o solo la prima di varie battaglie. Quindi sul breve termine vivere alla giornata sarà imperativo in attesa che la situazione sanitaria ed economica si stabilizzi e si possa ricominciare a ragionare sul medio termine con più o meno fiducia. Personalmente avrei preferito allungare il sacrificio attendendo la ripresa a virus sconfitto quindi con la possibilità di programmare con una certa sicurezza il futuro. Ma comprendo che le enormi pressioni della quasi totalità delle categorie e degli stessi cittadini alla fine erano divenute insostenibili e quindi si è preferita questa opzione.

Grazie a Simone e Gilberto non solo per la squisita gentilezza e le interessanti esperienze ed opinioni sull’attuale situazione del mercato condivise con i lettori di Dnnews.it in questa intervista, ma anche per il loro costante e notevole apporto di innovazione e conoscenza che con le loro aziende danno da sempre al settore domaining nel nostro paese.